La
Chiesa Madre a Mussomeli dedicata a San
Ludovico venne
edificata nella seconda metà del XIV secolo da Manfredi III e
inizialmente dedicata a San Giorgio, protettore della famiglia
Chiaramonte. Nel XV
secolo,
con l’ascesa dei Castellar, venne dedicata a San Ludovico da
Tolosa, santo molto venerato a Valencia, città d’origine della
famiglia dominante. La
costruzione originaria, a navata unica, fu ampiamente modificata nel
corso dei secoli, così, tra il XVI e il XIX secolo, furono costruite
le due navate laterali, la facciata in pietra calcarea e il campanile
a vela.
All’interno della chiesa sono conservate opere di pregio come il San Ludovico del XV secolo, San Pietro Martire del XVI secolo e la settecentesca statua lignea della Madonna del Soccorso, collocata nell’abside, sopra l’altare maggiore. Tra i dipinti opere del pittore Mussomelese Salvatore Randazzo e statue di un certo valore che vanno dal XV al XVI secolo. Alcune di queste opere sono attribuite al Bagnasco. A fianco della Chiesa Madre, nella stessa piazza si trova l'edificio dell'Arciconfraternita del Santissimo: qui è conservata l'urna che la sera del Venerdì Santo attraversa la piazza Grande gremita di fedeli mentre i confrati con la cappa rossa sul saio bianco accompagnano il Cristo al Calvario e ritmano le lamentazioni.
All’interno della chiesa sono conservate opere di pregio come il San Ludovico del XV secolo, San Pietro Martire del XVI secolo e la settecentesca statua lignea della Madonna del Soccorso, collocata nell’abside, sopra l’altare maggiore. Tra i dipinti opere del pittore Mussomelese Salvatore Randazzo e statue di un certo valore che vanno dal XV al XVI secolo. Alcune di queste opere sono attribuite al Bagnasco. A fianco della Chiesa Madre, nella stessa piazza si trova l'edificio dell'Arciconfraternita del Santissimo: qui è conservata l'urna che la sera del Venerdì Santo attraversa la piazza Grande gremita di fedeli mentre i confrati con la cappa rossa sul saio bianco accompagnano il Cristo al Calvario e ritmano le lamentazioni.
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