venerdì 22 maggio 2020

IL CROCIFISSO DELL'OLMO



La seconda domenica di maggio a Mazzarino  si celebra la Festa del SS. Crocifisso dell’Olmo. La chiesa del Signore dell’Olmo, ha dato alla popolazione di Mazzarino una devozione speciale di fede per la sua festa e per la sua storia.  La leggenda riferisce che una banda di malandrini, proveniente dalla vicina Piazza Armerina, in epoca non precisata, penetrò nella chiesa di notte, per impadronirsi del Crocifisso; si dice che uno dei componenti, possedendo una verga d’olmo, l’abbia infissa davanti alla porta della chiesa. Per miracolo, la verga germogliò, mentre essi perpetravano il furto, diventando albero. Nell’ uscire, disorientati dalla nuova situazione, per non essere scoperti, lasciarono la refurtiva e andarono via. Col tempo l’albero crebbe di più e vegetò fino al 1880, fin quando il rettore della Chiesa, il canonico Don Luigi Farinello, per rendere la chiesa più areata lo fece divellere.
La consuetudine di portare in processione il Crocifisso, contenente reliquia della Croce di Cristo, per le strade principali del Paese, la seconda domenica di maggio, da 100 uomini coperti soltanto da un bianco camice, fu introdotta quando il terribile terremoto del 1693, devastatore della Sicilia, risparmiò il paese da gravi disastri. Da allora, ogni anno, la festa interna e la processione esterna si svolgono con grande devozione, richiamando molte persone dei paesi vicini. Al passaggio della bara di ferro (molto pesante) ove è collocato il Crocifisso con reliquia, i fedeli, principalmente i bambini dai balconi delle strade che la bara attraversa, lanciano sulla bara collane di margherite gialle, “sciuri di maiu“. Molte persone seguono la processione a piedi scalzi, o per devozione, o per grazie ricevute.
Durante la giornata  degustazioni di prodotti tipici.


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