giovedì 16 aprile 2020

IL CASTELLO DI RESUTTANO





Il Castello di Resuttano è una della più importanti attrattive turistiche dell’area. Un tuffo nella storia a pochi passi dal Casale di Emma, raggiungibile a piedi in pochi minuti. E' una storica ricostruzione risalente al XIV secolo, sui resti di un casale di epoca normanna.
uto alla famiglia dei Ventimiglia è passato di mano in mano nel corso dei secoli fino ad arrivare all'ultimo proprietario privato, il notaio Antonino Manasia che lo ebbe in possesso dal 1910 fino al 1968, anno in cui morì. In eredità passò nelle mani della signora Giuseppina, la moglie del notaio (“a nutara” come la chiamavano in paese) fin quando, alla fine del secolo scorso fu espropriato dalla Regione Siciliana con l’intento di restaurarlo e farne un’attrazione turistica.
L’importanza del castello di Resuttano è dovuta in primo luogo alla posizione geografica, a quota 458 m s.l.m., sulle rive dell’Imera Meridionale, lungo la via che collegava Palermo con Catania.
Il nucleo del castello è in realtà una torre a due elevazioni.
Essa al piano terra presenta due vani di piccole dimensioni: quello a nord, voltato, era accessibile solamente dal soffitto ed era presumibilmente la cisterna della torre.
L’altro ambiente, a sud, presenta due feritoie, una delle quali trasformata in porta. L’accesso, in origine, avveniva però da una porta a quota del primo piano sulla parete est, con il concio di chiave decorato con lo stemma recante le iniziali di Francesco Berto Ventimiglia.
La porta era servita da una scala non più esistente. Al primo piano sono ancora visibili due finestre con stipiti ed archivolto in pietra da taglio, il cui concio di chiave reca lo stemma suddetto scolpito anche nelle basi ai lati delle stesse aperture.
Una scala a chiocciola in pietra da taglio allocata nello spessore murario ancora oggi in parte ben conservata consentiva l’accesso alla terrazza della torre.


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