Ha dato i natali al condottiero Francesco Salamone, uno dei
tredici protagonisti della Disfida di Barletta.
Ancora oggi è
possibile visionare i ruderi del vecchio palazzo familiare dove aleggia lo stemma nobiliare con la scritta “Ingens ac subtilissima civitas" testimonianza di massima potenza economica in minima dimensione territoriale.
Oggi
il paese consta di 1500 anime, ed è in costante crescita turistica grazie all'intelligente sfruttamento delle sue bellezze naturali.
Su tutte , il Monte San Paolino dalla cui vetta, alta poco più
di 825 metri , si ammira un panorama unico : oltre a una ventina di paesi, le Madonie a Nord , il Mar
Mediterraneo a Sud , l’Etna ad Est.
Sutera
è costituito da tre quartieri: il Rabato , il più antico, fondato dagli Arabi, conserva l'inconfondibile struttura urbanistica tipica degli
agglomerati urbani di origine musulmana;
il Rabatello, estensione del Rabato;
il Giardinello edificato in epoca normanno-sveva, di più recente realizzazione.
Numerose formazioni gessose contornano il paese.
Tra le più interessanti la Rocca Spaccata (in dialetto
chiamata “Jacca”, che significa appunto “fenditura, spaccatura”),
una altura segmentata in due parti molto simili tra loro e distanti alcune decine di metri .
Si dice " vox populi" che la
roccia si sia spaccata all'ultimo respiro esalato da Gesù Cristo crocifisso.
Altra rocca gessosa la
collina di San Marco , una serie continuata di punte "pizzi" con forme piramidali o coniche .
Un sentiero ben tracciato porta alle numerose grotte, all'interno delle quali, si possono ammirare le
cosiddette “Figureddi”, affreschi di stile bizantineggiante che
raffigurano i quattro Evangelisti, la Madonna e San Paolino
(patrono di Sutera) .
Interessanti la Chiesa
di Sant’Agata e la Chiesa Madre Maria SS. Assunta al cui interno numerosi dipinti e statue risalenti al XV secolo, il Santuario
di S.Paolino, sul monte omonimo, che custodisce i due pregevolissimi
reliquiari di San Onofrio e San Paolino.
Degno di nota il Museo etno-antropologico e della civiltà contadina, ex
convento dei Carmelitani e i Ruderi del Palazzo F. Salamone.
Il territorio ,
di interesse zoologico e botanico, si presta ad escursioni di particolare interesse archeologico.
La gastronomia locale offre gustosi piatti salati come maccu e pitirri, e dolci tipici: virciddatu galletti di Pasqua, taralli, guasteddi, cuddureddi, minnulicchi , Cuccìa,
Sagre ed eventi festivi:
Presepe Vivente – fine Dicembre e primi di
Gennaio
“Vampi” di
Sant’Antonio e benedizione degli animali
la domenica successiva al 17 Gennaio
Festa della
Demanialità – Febbraio- Marzo
Tavolata
di San Giuseppe la domenica successiva al 19 Marzo
Festa
di San Paolino Martedì e Domenica dopo Pasqua
Processione
del Santissimo Crocifisso - 3 Maggio
Festa
della Madonna del Carmelo – 16 Luglio
Festa
di Sant’Onofrio – Prima Domenica di Agosto
Festa di Santa Lucia – Sagra della “Cuccia” 13 Dicembre
Visite periodiche presso il Museo Etno-antropologico
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