I CUBULI
Una tipologia provvisoria e di
emergenza erano i “cuboli”, ricoveri dislocati nelle campagne
e utilizzati dai contadini come riparo per se stessi e per i muli
durante le attività lavorative. Queste strutture interamente
costruite in gesso e pietrame avevano forma grossolanamente
cilindrica del diametro di 2 o 3 metri con copertura cupolare,
somiglianti alle “cube” arabe. I cuboli, escludendo la porta
d’ingresso, non avevano aperture. L’aria vi penetrava attraverso
le fessure della volta contro orientate rispetto all’ipotetico
scivolamento esterno dell’acqua piovana. All’interno si
trovavano, quasi sempre, una mangiatoia e una “Jittena”(giaciglio).
Vicino a quest’ultima, conficcata nella parete, una pietra piatta
faceva da supporto alla “stearina”(candela) .
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