Il Castello di Garsiliato è inserito in
un'area di interesse archeologico non ancora indagata.
La morfologia del luogo ha indubbiamente
condizionato la costruzione del castello le cui fabbriche si adagiano
sulla roccia gessosa seguendone i livelli. La fortezza, la cui
ubicazione era indubbiamente rilevante nei confronti del villaggio che sorgeva
ai suoi piedi, perse ogni funzione strategica con la costruzione del vicino
abitato di Mazzarino.
Attualmente
è difficile riconoscere nei pochi elementi visibili la maestosità dell'antico
castello. I resti non costituiscono un insieme unitario; attraverso la lettura
dei tre gruppi di ruderi oggi esistenti è possibile avere soltanto una visione
frammentaria di ciò che un tempo doveva essere il castello.
Il primo gruppo è costituito da due ambienti scoperti orientali sud-nord;
su una delle pareti si aprono tre feritoie strombate. In direzione sud-ovest
rispetto agli ambienti precedenti insistono le rovine di un muro e di un
ambiente quadrangolare.
Presumibilmente collegato al muro
predetto, era un ampio vano rettangolare i cui resti costituiscono il terzo
gruppo di rovine, indubbiamente il più interessante. Tale grande salone è
scandito da 3 campate quadrate in origine concluse da crociere.
Delle antiche vestigia rimangono solo
pochi elementi architettonici, il più rilevante dei quali è una mensola
angolare sulla quale scaricavano le volte. I ruderi visibili sono attribuibili
ad epoca sveva.
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