La chiesa madre sorse nel 1760 dinnanzi alla principale piazza cittadina (piazza Umberto I, già del Duomo), in sostituzione della trecentesca chiesa di Santa Maria de' Plate e fu completata con nel 1837 su progetto di Emanuele Di Bartolo.
La facciata presenta due ordini di colonne doriche e ioniche e due gruppi di statue. Vi si aprono l'ingresso principale e due ingressi secondari laterali, con sopra delle lapidi iscritte. Nella parte superiore della facciata c'è una grande finestra. L'imponente facciata è preceduta da una scala sulla piazza.
Il fianco meridionale presenta un ingresso e diversi finestroni a forma di semicirconferenze; sul fianco settentrionale si trovano un ingresso laterale, l'orticello parrocchiale, il campanile e la vecchia casa parrocchiale. Un tempo su largo Matrice (sud) si trovava anche un piccolo cimitero parrocchiale.
L'interno, ampio e luminoso, presenta una pianta a croce latina con schema basilicale con cupola ed è suddiviso in tre navate da pilastri e arcate neoclassiche, decorate in oro zecchino; diversi affreschi con iscrizioni latine sono presenti sulla volta della navata centrale. Le navate laterali presentano volte a vela.
Al suo interno vi è una tela rappresentante il transito di Maria, già conservata nella chiesa di Santa Maria de Platea. Sopra l'altare maggiore in marmo policromo misto a vetro, è situata una tela raffigurante l’Assunzione della Madonna, opera di Giuseppe Tasca (1710-1795). Sopra l'ingresso principale è presente un grande organo con 31 canne di facciata.
Nelle navate laterali sono conservati altri dipinti, altari minori e monumenti funerari marmorei,
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