giovedì 21 gennaio 2021

AEROPORTO PONTE OLIVO


L'Aeroporto di Ponte Olivo era un aeroporto militare usato durante la seconda
guerra mondiale nei pressi della città di Gela e successivamente usato da Enrico
Mattei e dai dirigenti dell'Ente Nazionale Idrocarburi (ENI) come aeroporto privato
per i loro frequenti viaggi negli stabilimenti Anic della zona. L'aeroporto prende il
nome dalla località Ponte Olivo in cui si trovava, lungo la odierna SS 117 bis, lungo
880 m. tutto in terra battuta.
Fu costruito durante il ventennio fascista dalla Regia Aeronautica come aeroporto
militare da utilizzare per i collegamenti con le allora colonie italiane in Africa.
Dall'11 settembre 1939 fu base per il 41º Stormo Bombardamento Terrestre che
operò con 18 Savoia-Marchetti S.M.79. Il 21 ottobre 1940 lo stormo venne trasferito
da Gela a Bengasi in Cirenaica. Insieme all'aeroporto di Comiso e la pista di Biscari
venne largamente usato per gli attacchi contro Malta. Vi fu anche stanziato il 51º
Stormo con aerei Macchi M.C.202. Durante l'estate del 1943 venne bombardato
pesantemente e venne conquistato dalle truppe alleate sbarcate sulle vicine spiagge
durante l'Sbarco in Sicilia. L'occupazione delle truppe americane durò fino al
settembre del 1944 quando fu restituito alle autorità italiane.
Accanto all'aeroporto fu anche costruito il cimitero di guerra di Ponte Olivo e le
salme ivi presenti furono traslate dagli statunitensi nel 1947.
Enrico Mattei usò spesso la pista gelese fino ai giorni della sua morte. Alle 09:55 del
27 ottobre 1962, decollò per l'ultima volta dall'aeroporto di Ponte Olivo per Catania il
Morane-Saulnier MS.760 Paris, marche I-SNAP, aereo privato dell'ENI con a bordo
il solo pilota Irnerio Bertuzzi. La pista è rimasta inutilizzata, escluso l'ENI, per più di
70 anni e non è facilmente localizzabile, poiché il terreno circostante è di fatto
utilizzato a scopo agricolo.



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