lunedì 7 settembre 2020

ACQUAVIVA PLATANI



Il suo territorio è stato abitato fin dal neolitico. Certa la traccia dei Sicani, testimoniata dalle tombe a rannicchiamento che fino al secolo scorso erano visibili su un ciglione di contrada “Vignazze”, prima che andassero perdute a causa di opere di bonifica. Grotte destinate alla sepoltura, sono ancora visibili, invece, sui costoni rocciosi del territorio d’Acquaviva

La presenza dei Romani ad Acquaviva è testimoniata da antichi ruderi scoperti nel giugno del 1877 a valle del suo territorio: si trattava di avanzi di un antico edificio di cui rimanevano il pavimento a mosaico e la mura laterizie.

La data ufficiale della fondazione di Acquaviva è il 20 giugno 1635, e il suo fondatore fu don Francesco Spadafora.
Il nome, Aqua Vivam, fu dato in relazione all’abbondanza delle sorgenti riscontrate nel suo territorio. Successivamente venne unificato in Acquaviva e tale nome venne mantenuto per tutto il tempo feudale e fino al 1862 quando, per evitare confusioni con comuni omonimi esistenti nella Penisola, venne aggiunto al toponimo la specificazione “Platani”, derivata dal vicino fiume
Il nuovo paesino si formò tra il 1622 e il 1642 e ciò ci fa capire perché Acquaviva sia urbanisticamene moderna rispetto a Mussomeli e Sutera, eretti con criteri medievali.
Il Palazzo Ducale, la Torre dell'Orologio, entrambi datati 1860 , La Chiesa Madre S.Maria della Luce, in stile barocco, la Chiesa della Madonna delle Grazie, la Chiesa del Purgatorio costituiscono i monumenti più importanti.

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