Il
suo territorio è stato abitato fin dal neolitico. Certa la traccia
dei Sicani, testimoniata dalle tombe a rannicchiamento che fino al
secolo scorso erano visibili su un ciglione di contrada “Vignazze”,
prima che andassero perdute a causa di opere di bonifica. Grotte
destinate alla sepoltura, sono ancora visibili, invece, sui costoni
rocciosi del territorio d’Acquaviva
La
presenza dei Romani ad Acquaviva è testimoniata da antichi ruderi
scoperti nel giugno del 1877 a valle del suo territorio: si trattava
di avanzi di un antico edificio di cui rimanevano il pavimento a
mosaico e la mura laterizie.
La
data ufficiale della fondazione di Acquaviva è il 20 giugno 1635, e
il suo fondatore fu don Francesco Spadafora.
Il
nome, Aqua Vivam, fu dato in relazione all’abbondanza delle
sorgenti riscontrate nel suo territorio. Successivamente venne
unificato in Acquaviva e tale nome venne mantenuto per tutto il tempo
feudale e fino al 1862 quando, per evitare confusioni con comuni
omonimi esistenti nella Penisola, venne aggiunto al toponimo la
specificazione “Platani”, derivata dal vicino fiume
Il
nuovo paesino si formò tra il 1622 e il 1642 e ciò ci fa capire
perché Acquaviva sia urbanisticamene moderna rispetto a Mussomeli
e Sutera, eretti con criteri medievali.
Il
Palazzo Ducale, la Torre dell'Orologio, entrambi datati 1860 , La
Chiesa Madre S.Maria della Luce, in stile barocco, la Chiesa della
Madonna delle Grazie, la Chiesa del Purgatorio costituiscono i
monumenti più importanti.
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